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ALDO BERGOLLI

Un maestro del presente e il suo tempo archivio mostre
Pubblicato il 03/12/2005
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La città di Legnano, per celebrare i novant’anni dalla nascita del concittadino Aldo Bergolli (nato nel 1916 e morto a Milano nel 1972) accoglie dal 3 dicembre 2005 al 5 febbraio 2006 nel suo spazio espositivo più prestigioso, il Palazzo Leone da Perego, l’opera di uno dei più importanti artisti italiani, fra i firmatari del manifesto di Oltre Guernica, nonché aderente all’epopea spazialista.

Da tempo, il Palazzo legnanese ha intrapreso un accurato lavoro di riproposizione e valorizzazione di alcuni tra i protagonisti, a volte dimenticati, della pittura del XX secolo. L’antologica di Bergolli, curata da Daniele Astrologo - coadiuvato da un comitato scientifico composto da Flavio Arensi (direttore di Palazzo Leone da Perego), Ettore Ceriani e Fabrizio Rovesti - segue le mostre dedicate in questi ultimi anni a Giovanni Testori, Gianfranco Ferroni, Federica Galli, Lucio Fontana, Alfredo Chighine.

 

L’iniziativa dal titolo BERGOLLI E IL SUO TEMPO, promossa dal Comune di Legnano – Assessorato alla Cultura con il patrocinio della Regione Lombardia – Assessorato alla promozione delle attività turistiche, presenta una significativa raccolta di oltre sessanta opere che documentano il suo iter pittorico e quello di altri artisti della sua epoca, compagni e amici, fra i quali Giuseppe Ajmone, Bruno Cassinari, Alfredo Chighine, Roberto Crippa, Gianni Dova, Lucio Fontana, Franco Francese, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Cesare Peverelli, Emilio Scanavino, Giovanni Paganin.

 

L’opera di Bergolli viene indagata da un punto di vista storico e da quello estetico. Il primo si rivela di primario interesse perché povero di studi specifici, compromesso da lacune che a tutt’oggi lasciano in ombra momenti salienti della sua attività artistica. Un disinteresse privo di fondamento poiché l’arco di tempo ricoperto dall’artista è di cruciale importanza per la storia dell’arte del secondo dopoguerra; un disinteresse che si ripercuote sulla stessa attività espositiva, carente al punto da lasciarlo nel silenzio. Basti pensare che l’ultima mostra di ampio respiro incentrata su Bergolli risale all’antologica del 1977 al Palazzo della Permanente di Milano. Il secondo esplora la ricca e complessa realtà estetica presente nell’opera di Bergolli in grado di coniugare i dettami estetici spaziali promossi da Lucio Fontana con quelli individuati da Francesco Arcangeli nell’àmbito dell’Ultimo Naturalismo.     

Il catalogo della mostra, pubblicato da Montrasio Edizioni, si avvale dei contributi scientifici di Flavio Arensi, Daniele Astrologo, Ettore Ceriani e Fabrizio Rovesti.

 

 

Aldo Bergolli (Legnano, 1916 – Milano, 1972) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Aldo Carpi. È stato prigioniero di guerra in Germania dal 1943 al 1945; tornato in Italia ha cominciato l’attività artistica a Milano, mantenendosi informato sulla cultura internazionale. Ha viaggiato a lungo soprattutto in Inghilterra e in Svizzera dove ha soggiornato più volte. Ha stretto un duraturo rapporto di amicizia con artisti dell’epoca tra i quali Giuseppe Ajmone, Bruno Cassinari, Alfredo Chighine, Gianni Dova, Franco Francese, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Cesare Peverelli.  

Ha allestito mostre personali in spazi privati quali: Galleria del Leone nel 1952 (Legnano), Galleria San Fedele nel 1953 (Milano), Galleria del Cavallino nel ‘55 (Venezia), Galleria del Teatro nel 1959 (Parma), Galleria Nord Sud nel 1962 (Lugano), Piccadilly Gallery nel 1965 (Londra). Ha partecipato a importanti mostre collettive in spazi pubblici tra i quali si può ricordare la XXVII Biennale di Venezia (1954), il Premio Città di Gallarate (1954), il Premio Lissone (1957), il Premio La Spezia (1959, 1961), la XXXI Biennale di Venezia (1962), Nuove Prospettive della Pittura Italiana (Bologna 1962) e la VII Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile (1963).

Alla sua opera si sono interessati numerosi studiosi attivi nel secondo dopoguerra, tra i quali, Francesco Arcangeli, Guido Ballo, Renato Barilli, Luigi Carluccio, Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Giampiero Giani, Franco Russoli, Emilio Tadini, Roberto Tassi e Marco Valsecchi.

 

BERGOLLI E IL SUO TEMPO

Legnano, Palazzo Leone da Perego (via Gilardelli 10)

3 dicembre 2005 – 5 febbraio 2006

Orario: da martedì a venerdì 16.30-19; sabato 16-20; domenica e festivi 10-13/15-20; chiuso lunedì

Ingresso libero

Catalogo edito da Montrasio Arte (pp. 142, Euro 10)

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