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SPAZIO ESPOSITIVO PERMANENTE DEL CASTELLO VISCONTEO DI LEGNANO

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Pubblicato il 19/06/2013
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Il nuovo spazio espositivo,collocato nell' ala a nord-ovest del Castello di Legnano ospita le opere di Gaetano Previati "Il Trittico della Battaglia di Legnano" provenienti dal Museo Civico Sutermeister,  le sculture di Ugo Riva  "Frammenti", il materiale rinvenuto negli scavi del maniero visconteo da inizio Novecento "Peccati di gola" e, l’altare, il paliotto e il tabernacolo in legno dipinto nella piccola chiesa di San Giorgio.

TRITTICO DELLA BATTAGLIA DI LEGNANO

Il grande Trittico della Battaglia di Legnano è composto dalle tre grandi tele "La Preghiera", "La Battaglia" e "La Vittoria".

Verso il 1908 matura l'interesse di Previati per i grandi dipinti di carattere decorativo: nascono così le opere più famose come il Trittico del Giorno e il Trittico dell'Eroica esempi fra i più significativi del divisionismo previatesco. Di questo importante gruppo di opere giocate sulla valenza decorativa e sul grande formato, fa parte anche il Trittico della Battaglia di Legnano, che il pittore realizza nella sua ultima fase di attività e precisamente tra il 1915 e il 1918.

Allusive al tema della guerra, le tre grandi tele tornano ad illustrare un episodio di particolare interesse per il pittore fin dagli anni ottanta ma che adesso, con lo scoppio del conflitto mondiale, assume un significato di grande e drammatica attualità.

Il Trittico è probabilmente l'ultima opera affrontata da Previati e ne costituisce una sorta di testamento artistico.

La datazione estrema dell'opera (1915) spiega, inoltre il fatto che il Trittico sia rimasto incompiuto: affrontato inizialmente l'episodio della "Preghiera" e in seguitoil pannello centrale con la "Battaglia" esposto per la prima volta nel 1916 alla Permanente di Milano, l'artista non riesce a completare il terzo e ultimo episodio la "La Vittoria" sconvolto dai lutti familiari che pongono fine alla sua attività pittorica. Dopo la presentazione alla Permanente di Milano della "Battaglia" il Trittico rimane nella galleria di Alberto Grubicy. In seguito i dipinti vengono messi in vendita presso la Galleria Pesaro di Milano nel maggio del 1927 e vengono acquistati dal commendatore Fabio Vignati, all'epoca sindaco di Legnano e da questi generosamente donati al Museo Civico Sutermeister.

Il sapiente mecenatismo di Edison che ha finanziato nel 2000 il restauro ha consentito di portare allo splendore originale il Trittico. Nel mese di maggio l'opera è stata trasferita dal Museo Civico Sutermeister al nuovo Spazio Castello.

LE SCULTURE DI UGO RIVA

L'installazione dei "Frammenti" unisce alcune sculture (19 pezzi in 13 raggruppamenti) che nel corso degli anni sono state fuse, rotte, reinterpretate. L'insieme ne è un gioco di spazi e di vuoti che si susseguono, di forme autonome che divengono nuovo organismo vivente, nuova opera d'arte. Riva è un modellatore che recupera la terracotta come elemento magmatico di una forma: il corpo nel quale le sue figure, i suoi personaggi, interpretano la fragilità della vita, si rompono in frammenti, ma senza dichiarare la sconfitta, anzi ri-organizzandosi perché non c'è mai un punto fermo nel nostro percorso esperienziale, bensì una continua affermazione del mistero.

PECCATI DI GOLA

Un breve percorso che inizia in cucina per concludersi a tavola, che si potrà seguire al Castello visconteo di Legnano. Nella sala sottostante lo spazio che ospita il trittico della Battaglia di Legnano di Gaetano Previati è infatti visitabile un’esposizione di stoviglie in ceramica (ciotole, scodelle, piatti, boccali, ollette) e vetro (coppetta, ansa) d’uso corrente databili fra XV e XVIII secolo, oltre a elementi architettonici in terracotta (formella, decorazioni architettoniche) tessuti e oggetti di corredo di sepolture databili tra il VII e il X secolo. Gli oggetti esposti provengono da recuperi e scavi effettuati nel Castello e nel territorio di Legnano a partire dai primi anni del Novecento e fino al decennio 2001 – 2009. Tutte le teche sono corredate da box di approfondimento in cui si riportano passi di autori antichi che parlano di ingredienti e ricette, del piacere del cibo ben cucinato e dell’apparato che rendeva ancor più gradevole quanto presentato in tavola.

CHIESA DI SAN GIORGIO

Nella piccola chiesa di San Giorgio, tuttora consacrata, sono stati recentemente ricollocati in prossimità dell’altare il paliotto e il tabernacolo in legno dipinto. Sono state inoltre illustrate le iscrizioni presenti nella sala relative al marchese Carlo Cristoforo Cornaggia Medici, alla moglie Teresa Sannazzaro e al figlio Marco.

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