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PALAZZO MALINVERNI

patrimonio culturale
Pubblicato il 29/10/2014
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news

Attuale sede del Municipio di Legnano, Palazzo Malinverni è ubicato nella centrale piazza San Magno a fianco dell'omonima Basilica. Costruito agli inizi del '900 su progetto dell'architetto Aristide Malinverni fu concepito come un edificio in stile neogotico-lombardo, tanto "di moda" all'epoca.

Palazzo Malinverni, è articolato su tre piani fuori terra e si sviluppa su tre lati riproducendo il tipico schema della "corte lombarda" con porticato aperto su un cortile interno.
Il cortile è delimitato su due lati da porticati con archi gotici, sostenuti da colonne ottagonali di granito e da loggiati chiusi da vetrate al secondo piano; le facciate sono in mattoni a vista con inserti in granito. I soffitti a volta dei portici sono impreziositi da motivi geometrici realizzati a graffito.
Pregevole anche la qualità delle finiture interne: si segnalano in particolare le opere in ferro battuto, quali la ringhiera dello scalone principale, ornata con motivi vegetali e floreali nonché il cancelletto del vestibolo. Di particolare ricercatezza risultano le decorazioni interne che si rifanno alla tradizione storica della "Città del Carroccio": la sala del Consiglio, interamente ornata a graffiti policromi che raffigurano gli stemmi delle "100 città d'Italia" e il vestibolo d'ingresso sulle cui pareti sono riprodotti, sempre a graffito, i bassorilievi presenti sulla base del monumento al "Guerriero", realizzato nel 1900 dallo scultore Enrico Butti.

I graffiti di Palazzo Malinverni" sono opera del pittore milanese Ghiringhelli, autore tra l'altro, delle decorazioni presenti nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Interessanti da ammirare, da un punto di vista artistico le pitture - presenti nei corridoi e negli uffici - di Ettore Falchi e Ernesto Crespi.
L'attuale configurazione del palazzo risale ad un ulteriore ampliamento eseguito nel 1933, per il quale vennero ripresi fedelmente gli estremi decorativi ed i materiali già utilizzati.
Quest'ultimo intervento lasciò le premesse per un eventuale possibile completamento dell'organismo architettonico, terminando con un'ala a un unico piano, nella quale le arcate interne e le finestre su via Lanino scandiscono il ritmo delle aperture che dovranno essere realizzate nei due piani evidentemente mancanti.
Nel 2002 l'edificio è stato nuovamente oggetto di sopraelevazione di due piani sopra il porticato interno dell'ultima ala sulla via Lanino, al fine di completare la tipologia a corte dell'edificio portandolo in questo modo alla medesima altezza del fabbricato originario.

 

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